Earwig e la Strega

La giovane Earwig viene adottata da una coppia con la promessa che le sarà insegnata la magia, ma quando scopre la reale motivazione della sua adozione cercherà un modo per riscattarsi.
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Introduzione

“Earwig e la Strega” è un film di animazione tratto sul romanzo omonimo di Diana Wynne Jones, autorice anche del romanzo “Il Castello errante di Hawl” da cui sempre lo Studio Ghibli ha realizzato l’omonimo film d’animazione del 2004.

Prodotto nel 2020 e sempre nello stesso anno il 30 Dicembre è stato trasmesso sulla rete NHK General TV per la prima volta sul suolo nipponico  in seguito proiettato al cinema.  In Italia la data di proiezione fissata dalla Lucky Red era inizialmente per il 24 Giugno 2021 successivamente rimandata al 21 Luglio dello stesso anno.

A capo della regia di “Earwig e la Strega” vi è Goro Myazaki, figlio del gran maestro Hayao Myazaki.

Trama

“Earwig e la Strega” è ambientato nell’Inghilterra degli anni ’90, dove una strega lascia sua figlia, Earwig, all’ orfanotrofio St. Morwal.

La direttrice della struttura  pensa che il nome della ragazza non le si addica e lo cambia in Erica Wigg.

Anni dopo, Earwig è una turbolenta bambina di 10 anni che si trova particolarmente a suo agio in un orfanotrofio dove tutti fanno ciò che lei vuole e le piace vivere lì al St. Morwal  con la sua amica Custard e non desidera essere adottata.

Un giorno, una strana coppia, Bella Yaga e Mandrake, adottano Earwig contro la sua volontà e tornanti a casa, Bella Yaga dice a Earwig di essere una strega e che ha adottato Earwig solo per “avere una mano in più” per aiutarla in casa.

La giovane Earwig accetta di aiutarla, solo se Bella le insegna la magia in cambio. Earwig si rimbocca le maniche:  prepara gli ingredienti per gli incantesimi e pulisce il laboratorio.

Stanca di lavorare, tenta di uscire di casa, ma scopre che tutte le uscite sono state  sigillate con la magia da Mandrake.

A questa situazione si aggiunge anche Bella Yaga che non le insegna la magia come promessole ed Earwig diventa sempre più frustata e arrabbiata.

Earwig inizia ad ascoltare i nastri di una vecchia band chiamata “Earwig” e scopre che Thomas, il gatto di casa di Bella è capace di parlare.

I due entrano nel laboratorio di notte per creare un incantesimo che li renda resistenti alla magia, diventando immuni alle punizioni della donna. Lavorano anche su un incantesimo per dare a Bella Yaga un “paio di mani in più” letteralmente sul suo corpo in modo che Earwig venga licenziata dal suo lavoro.

L’incantesimo è un successo e questo rende Bella Yaga molto furiosa per via del suo paio di mani extra, per vendicarsi decide di lanciare vermi magici che appaiono nella stanza di Earwig.

Grazie alla resistenza magica ottenuta dal suo precedente incantesimo Earwig, i vermi che Bella fa apparire risultano innocui; Earwig quindi spedisce i vermi attraverso un buco nel muro,  nella stanza di Mandrake e questo lo fa imbestialire.

Grazie al caos creatosi, Earwig irrompe nella stanza dell’uomo e scopre che sia lui che Bella Yaga erano membri della band.

Alla fine attraverso il suo nuovo potere, Earwig è in grado di impadronirsi della casa e far fare agli altri ciò che vuole. Riesce persino a far venire la sua amica Custard per Natale.

Quando arriva, la madre di Earwig, un altro membro della band, fa una visita a sorpresa.

Pareri e Riflessioni

“Earwig e la Strega” è secondo la mia opinione un prodotto cinematografico veramente pessimo. Lo si potrebbe considerare il più grande flop dello Studio Ghibli fino ad ora.

Goro Myazaki era stato incoraggiato da suo padre a provare sulla strada della CGI 3D ma il giovane una volta iniziato il processo non ha più chiesto parere al Maestro Myazaki, colui che  ha portato al vertice l’animazione e i disegni dello Studio Ghibli.

Questa CGI 3D è veramente pessima, i personaggi sono tristi e non particolarmente curati, potrebbero andare bene se fosse uno spettacolo per bambini di circa quattro anni, ma lo Studio si è sempre rivolto a un pubblico più maturo capace di cogliere il significato dei film e che è in grado di apprezzare la bellezza dei disegni fatti dai loro artisti.

Per quanto riguarda il comporta sonoro, specialemente le musiche sono anch’esse deludenti dato che uno dei cardini del film è la musica, ma questa prodotta da Satoshi Takebe non rimane impressa nella mente come quella di altri film  come “Laputa” o “Il Mio Vicino Totoro” ad esempio.

Anche i protagonisti di “Earwig e la Strega” risultano particolarmente deludenti e privi di una motivazione per il quale possono piacere.

In conclusione “Earwig e la Strega” è un film che va visto solo nel caso si è veramente fan dello Studio Ghibli e si desidera aver visto tutte le loro produzioni, altrimenti si può evitare tranquillamente il costo del biglietto del cinema e/o l’acquisto del BluRay.

Trailer

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