Traduzione e Adattamento
Introduzione
In questo articolo andremo a spiegare brevemente le varie fasi di traduzione e adattamento delle opere che vengono importate nel nostro Paese ma in generale in ogni paese che usufruisce del doppiaggio.
Tradurre e adattare in italiano dei dialoghi di un anime, o film d’animazione che sia, è qualcosa di complesso e che richiede molto lavoro.
Teniamo a mente che se il gruppo di adattamento e traduzione decide di dare un tono differente all’opera originale, l’utente finale non ha più l’opportunità di conoscere il prodotto che l’autore ha deciso di creare. Al contrario, ascolterà un qualcosa con una firma differente, data dall’adattamento e dal passaggio intermedio che l’opera ha subito.
Il risultato potrà anche essere bello e affascinante dal punto di vista dei dialoghi, ma, torno a ripetere, non sarebbe quello che l’autore ha voluto trasmettere, come sfortunatamente è già successo in qualche occasione.
È richiesta quindi una particolare attenzione, poiché anche una piccola modifica a un dettaglio che può sembrare di poco conto può cambiare totalmente il concetto che l’autore ha cercato di trasmettere nell’opera originale.
I vari passaggi
Parliamo adesso brevemente dei vari passaggi che portano ad avere alla fine un prodotto doppiato.
Per prima cosa, il traduttore deve lavorare cercando di non adattare eccessivamente le varie battute presenti nei copioni ricevuti ma si deve limitare a tradurre nella lingua usata nel proprio paese. Dopo questa prima fase, che potrebbe presentare alcuni errori, il materiale tradotto viene consegnato al dialoghista.
Tale figura si adopera nell’effettuare una trasposizione delle traduzioni dalla cultura originaria a quella del Paese in cui sarà trasmessa l’opera. Per rendere più chiaro il concetto il “dialoghista”, cerca ad esempio di rendere dei proverbi (in questo caso giapponesi) in italiano trovandone di simili. Lo stesso procedimento viene fatto sui modi di dire, battute e sulle espressioni tipiche della lingua originale.
Una volta che questa fase si è conclusa il prodotto ricavato dal dialoghista viene passato all’adattatore, il quale si adopera per cercare di far combaciare le battute con il labiale delle animazioni, accorciando o allungando le battute ove risultasse necessario.
Dopo questo lungo passaggio di bozze, finalmente il risultato finale giunge in mano ai doppiatori, che possono iniziare a recitare le battute adattate cercando di tenere un timbro e una cadenza simile al doppiatore originale, per quanto possibile.
Talune volte le figure sopra raccontate convergono nello stesso soggetto, specialmente tra adattatore e traduttore. Questo rende il lavoro più veloce, ma potrebbe risultare leggermente più impreciso: il che ad ogni modo non pregiudica la fruibilità e la godibilità del prodotto finale, salvo quando, come detto precedentemente, non si stravolga radicalmente il testo di tutta l’opera.
I vantaggi del Doppiaggio
I vantaggi principali del doppiaggio derivano dalla facilità di fruizione del prodotto da parte di una maggior fetta di pubblico, poiché alcuni potrebbero decidere di non guardare l’opera proprio per la mancanza del doppiaggio nella propria lingua.
Inoltre, l’assenza di sottotitoli permette una più comoda visione dell’opera stessa, dato che non bisogna concentrarsi sul leggere e cercare di guardare l’anime (o film che sia) allo stesso tempo. Teniamo a mente quanto nel nostro paese la cultura del doppiaggio sia ben radicata e non dimentichiamoci che abbiamo eccellenti scuole di doppiaggio.
Gli svantaggi del Doppiaggio
Gli svantaggi invece, come detto poc’anzi, possono derivare dalla scarsa cura nell’adattamento pur mantenendo il concetto originale, o addirittura un totale stravolgimento del senso dell’opera sotto l’aspetto dialogistico: quando questo accade, potremmo quasi dire che l’opera sia tanto dell’autore originale quanto dell’adattatore dialoghista.
Sottotitoli
Analizzando invece l’opzione dell’uso dei sottotitoli, i vantaggi consistono in una visione del prodotto con un significato più vicino a quello pensato dall’autore e le battute recitate dai doppiatori originali con il tono che era stato pensato dalla prima produzione per i propri soggetti.
Il rovescio della medaglia invece, ovvero i lati negativi, consistono nella difficoltà di seguire la trama visiva poiché si è concentrati nel leggere, come detto prima, i vari sottotitoli; compito che risulta ancora più difficile durante sequenze di dialogo con più personaggi che parlano nello stesso momento.